
Campo assistenti 2017
- Scritto da Commissione Comunicazione
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Ciascuno di noi ha bisogno di trovare luoghi e tempi di confronto: su ciò che è, anzitutto; su ciò che fa; su ciò che propone ad altri. Ecco perché sentiamo l’esigenza di essere accompagnati da un gruppo. Per i preti non è differente, anzi! Se non ci si ferma mai si corre il rischio di accontentarsi di replicare e ci si stanca più in fretta. Per questa ragione alcuni sacerdoti assistenti, insieme al Direttivo Nazionale, hanno vissuto un Campo Estivo, dal 30 agosto al 2 settembre.
La sede del Campo è stata Casa San Girolamo a Spello, in provincia di Perugia. Il luogo non è stato scelto a caso. La collocazione nel Centro Italia ha permesso la partecipazione di preti dal Piemonte, dall’Emilia-Romagna, dalla Calabria. Ma, soprattutto, Casa San Girolamo ha una storia particolare. È attualmente il “polmone spirituale” dell’Azione Cattolica: ospita appuntamenti di riflessione e di preghiera proposti dalla Presidenza Nazionale dell’Associazione; anche in questo modo abbiamo voluto porre un segno del cammino di collaborazione e di avvicinamento che stiamo sperimentando. Casa San Girolamo, inoltre, è stata la casa (e, accanto ad essa, ora c’è la tomba) di Carlo Carretto: una figura importante nel panorama cattolico italiano; soprattutto un uomo che, in tanti modi e insieme a moltissimi giovani, ha cercato di aiutare le persone ad incontrarsi con Dio, a tenere insieme la fede e la vita, secondo una aspirazione che anche ciascuno di noi sente forte.
Il Campo aveva per titolo: “La gioia dell’incontro: per un discernimento spirituale dei giovani”. Le parole possono sembrare altisonanti… ma hanno voluto inserirci nella più ampia riflessione che tutta la Chiesa sta vivendo in vista del Sinodo sui Giovani che si svolgerà nei prossimi mesi. Attraverso la Revisione di Vita ci siamo interrogati sulle caratteristiche dell’accompagnamento che, come preti, stiamo offrendo e vorremmo offrire meglio ai militanti e ai gruppi. Abbiamo lasciato ampio spazio ai momenti di confronto con la Parola, aiutati da don Claudio Sartori e da don Gian Luca Carrega. La presenza del Direttivo Nazionale è stata preziosa: ci ha permesso di condurre questa riflessione con dei giovani e, in particolare, con coloro che in questo momento hanno la responsabilità di accompagnare il movimento. Francesco, in particolare, ha condiviso alcuni momenti importanti del suo percorso di fede.
È stato – e sarà ancora – importante fare Revisione di Vita insieme: è la strada che, grazie alla Gioc, ciascuno di noi può percorrere per vivere e far sperimentare un discernimento spirituale.
“L’apostolato è interiorità che affiora” scriveva Carlo Carretto. Sì: la “sosta” a Casa San Girolamo ci ha permesso di nutrire la nostra interiorità per dare nuovo slancio al nostro servizio di preti, nell’accompagnamento dei giovani e nella condivisione della vita e delle proposte della Gioc.