
Convivenza a Rimini
- Scritto da Commissione Comunicazione
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A Riccione dal 22 al 25 Marzo si è svolta la convivenza per i ragazzi delle superiori che stanno svolgendo un percorso di avvicinamento e conoscenza della Gi.O.C. organizzata da Emanuele, Lucia, Michele e lorenzo, Militanti della zona.
A questo momento ha preso parte anche Silvia responsabile nazionale del Centro Italia e Don Antonio assistente della zona.
Questi giorni sono stati pensati dai militanti per far ragionare i ragazzi sul percorso fatto fino ad adesso, riguardo i loro sogni e aspirazioni future.
Il primo giorno si sono soffermati, con l'aiuto di Don Antonio sul loro percorso personale, hanno utilizzato lo strumento della linea del tempo per focalizzare meglio i passaggi e momenti salienti che sono stati fondamentali nel loro percorso.
La giornata si è conclusa lasciando ai ragazzi il piccolo compito di pensare durante la giornata successiva cosa vuol dire per loro la parola militanza utilizzando il brainstroming da condividere il giorno successivo.
Il giorno dopo i ragazzi dopo essere andati a scuola hanno condiviso quanto emerso dal brainstroming e le parole chiave che hanno individuato sono:
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essere presenti attivamente
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lavoro di squadra
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lasciare un segno negli altri
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ascolto
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la bellezza dei sacrifici
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credere in se stessi
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coinvolgimento e ascolto
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condivisione e aiuto
Dopo questa condivisione hanno ragionato su quali piccole tappe pensano di voler e dover fare per essere un militante, riflessione che è stata accompagnata dalla lettura di una testimonianza di un Militante giovane della zona di Piossasco (TO).
Infine si è fatto un confronto con il Vangelo focalizzandosi sulla spiegazione semplice della militanza pensando e ragionando se la militanza possa essere un percorso positivo per la loro vita e per diventare giovani e adulti consapevoli.
Questo ragionamento si è concluso pensando a delle piccole ma efficaci azioni concrete da fare per avvicinarsi al movimento come ad esempio organizzare più iniziative comuni con i militanti, anche di altre zone.
Il cuore di questa iniziativa ed esperienza è stato condvidere la quotidianità di tutti, come una vera famiglia, è stato un bel momento per conoscere con più chiarezza la militanza ed immaginare cosa può comportare adottare questo stile.
Questa convivenza è stata utile per tutti i giovani in quanto l'obiettivo era proprio quello di far capire a loro il percorso che hanno fatto fino ad adesso e fargli capire quello che vogliono intraprendere più avanti.