Un anno di coordinamenti
- Scritto da Commissione Comunicazione
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Anche quest’anno la federazione di Torino ha portato avanti il percorso con i giovani dei coordinamenti. La I tappa si è interrogata sull’utilizzo di Instagram già durante il week end di fine febbraio, sulle relazioni che vive nel mondo virtuale e sulle conseguenze che questi strumenti e spazi di vita hanno sulla vita dei ragazzi. Durante il campo ci siamo concentrati sulle diverse figure e profili che seguono i giovani e su alcuni personaggi che utilizzano il mondo dei social networks anche in modo positivo, sensibilizzando le persone e smuovendo i giovani su tematiche come l’ambiente, la lotta al razzismo, la promozione della democrazia. I ragazzi hanno capito che non è lo strumento che in sé non funziona, ma che esso vada valutato in base ai che contenuti veicola.
Le paure sono state il tema affrontato dai ragazzi di II tappa nel corso dell'anno. Siamo partiti da quelle più intime e personali che non fanno vivere a pieno le relazioni nel quotidiano riscoprendo invece il valore della persona, per poi passare alle paure che abbiamo verso il diverso per riscoprire l’altro e come nella diversità ci sia anche l’identificazione del proprio essere. Per fare ciò abbiamo invitato l’associazione ACMOS, grazie alla quale abbiamo avuto modo di conoscere Mudalib e Ibrahim, due ragazzi arrivati in Italia tramite il viaggio disumano passando dalla Siria. Ascoltando loro testimonianza, ci siamo soffermati sulle paure alimentate dalla società e dai mezzi d'informazione e abbiamo capito il valore del gruppo base, importante luogo di confronto che ci aiuta a rileggere la società con occhio critico.
Cogliamo con favore la voglia dei giovani di partecipare e di contare in uno spazio che dia loro protagonismo. I giovani hanno bisogno di esempi positivi e ci consegnano ancora un credito di fiducia che non possiamo sprecare, chiedendoci di dare loro un ruolo nei processi di sviluppo del Paese e di poter far parte di un’associazione che, partendo dalla soluzione dei problemi collettivi, possa dare risposta anche alle esigenze individuali, di rinnovamento, allargamento alla partecipazione civica, costruzione di risposte ai nuovi lavori e bisogni dei giovani.