
Autofinanziamento nel mondo associativo: tra tempo investito e denaro
- Scritto da Commissione Comunicazione
- Visite: 1590

A maggio, durante la revisione di vita organizzata in gruppo militanti, abbiamo deciso di parlare di come usiamo i nostri risparmi. È stato un argomento molto interessante, che ha suscitato diversi spunti di riflessione. Quando siamo arrivati a decidere insieme l’azione, ci siamo trovati di fronte ad una grande domanda: che cosa vuol dire spendere eticamente il denaro?
È stato quasi immediato pensare all’autofinanziamento, un tema complesso, sia per chi fa fatica a pagarlo, sia per chi lo paga senza porsi troppe domande.
Non volevamo però affrontarlo tra di noi così abbiamo organizzato una formazione che si è tenuta il 27 novembre, con tanto di invitati speciali: Andrea Serafino, tesoriere nazionale (chi meglio di lui?), il vicesegretario dei Giovani Democratici di Torino, un membro dell’ufficio giovani di Azione Cattolica e un capo Scout del gruppo Regina Margherita I.
Avevamo pensato ad alcune domande precise per questi magnifici ospiti, ma preparando l’incontro ci siamo resi conto che stavamo sbagliando tutto: il fulcro della questione non era come si paga o, ancora peggio, quanto si paga. Il centro focale era perché e come investire in un’associazione. Abbiamo quindi capito che non pensiamo mai al tempo che investiamo, che donare il nostro tempo non ci pesa, ma pagare sì. Quindi tutto dipende da quanto si crede in ciò che si fa.
Questo paragone tra tempo e denaro all’inizio ci ha preoccupati, ma poi ci ha aiutati ad accorgerci del valore di questo confronto: non vedere nei soldi qualcosa di necessariamente negativo, ma un investimento che sin da subito ci restituisce tantissimo. Infine, rimane il fatto che il denaro serve per sostenere alcune attività - materiali e pratiche - che tante volte sono le condizioni stesse per cui il movimento possa continuare ad esistere.
Il confronto durante la formazione è stato ricco e pieno di spunti ed è stato veramente prezioso, sia per il tema da cui è partito tutto questo, sia per un incontro tra diverse realtà che, almeno per noi, era assolutamente inedito.